Il lockdown ci ha posto di fronte ad una nuova sfida: la possibilità di una trasformazione, di una svolta verso il meglio. Tale cambiamento è un’occasione concreta per i singoli e le collettività.
Ovviamente anche l’Amministrazione comunale della nostra città avrebbe dovuto definire le modalità di riprogettazione urbana, sia a livello strutturale sia infrastrutturale, puntando al rilancio economico e al più ampio coinvolgimento del corpus sociale: una prospettiva nuova per ridare fiducia ai nostri concittadini, così duramente colpiti dalla fase COVID. Constatiamo con amarezza che la ZTL verrà modulata sulla base di orari assolutamente non funzionali alle esigenze concrete di Anagni e degli Anagnini.
C’è bisogno di capacità organizzative e di lungimiranza, per poter ripartire ed inquadrare finalmente il nostro territorio in strategie economiche civili e, ci auguriamo, dettate da principi di rispetto per l’altro e ragionevolezza. Deciso e netto dovrebbe essere l’investimento sulla pedonalizzazione, la quale andrebbe potenziata agevolando l’uso di tutte le piazze e le zone in cui sono presenti locali, per permettere di sfruttare al massimo gli spazi esterni, ed ampliandone le fasce orarie, per snellire la circolazione stradale.
Investire sulla ZTL significa credere fermamente in una città nuova, più funzionale, più a misura d’uomo. La chiave di volta delle nostre scelte deve essere sempre il cittadino. Siamo chiamati a garantire accessibilità e fruibilità dei servizi. Il centro storico deve essere raggiungibile in modo semplice ed efficiente, garantendo tutti quegli elementi attrattivi che costituiscono lo standard doveroso in un quadro di riprogettazione urbana fondata sulla viabilità alternativa.
Abbiamo bisogno di potenziare il trasporto locale che, oggi come oggi, è assolutamente scarso ed insoddisfacente e serve dotare Anagni di zone verdi, panchine, cestini per i rifiuti e per la raccolta delle deiezioni dei nostri amici a quattro zampe. È necessario soprattutto rivestire le nostre strade, le nostre mura e le nostre piazze di quella cura amorevole e ricca di dignità, che ci permetterà di uscire da questo perenne limbo di promesse insoddisfatte e di attese mal riposte. Il COVID ci ha tolto molto ma molto ora si può fare e, come spesso accade nella vita, una situazione drammatica e certamente non voluta si può trasformare in un’occasione, per ricostruire e gettare le fondamenta del nuovo: logicamente questo, come sempre, dipende da noi, dalle scelte che faremo e dai principi che animeranno le nostre azioni.
Il successo di un progetto di pedonalizzazione dovrà molto alla capacità di coinvolgere i nostri concittadini e le associazioni operanti sul territorio e di renderli parteci e protagonisti del processo decisionale. Si deve creare un legame di collaborazione, trasparente ed efficace, tra il tessuto economico e la cosa pubblica, privilegiando le piccole attività, i commercianti di Anagni e le imprese locali, che tanto hanno sofferto e stanno ancora soffrendo. Non dimentichiamoci mai che molti di loro corrono il rischio di dover chiudere per sempre.
Tutto questo si rivela irrealizzabile se non si crede fermamente nella democrazia partecipata, nel coinvolgimento dei singoli e nel ruolo fondamentale ed inderogabile del Consiglio Comunale che, per definizione, consta di una maggioranza e di una minoranza, degne entrambe del medesimo rispetto e chiamate alle medesime responsabilità.
La strada verso il meglio e il giusto non è mai solo per pochi, magari i soliti che cadono sempre in piedi, come i gatti. “Tutto ciò che ha valore nella società umana dipende dalle opportunità di progredire che vengono accordate ad ogni individuo”: così scriveva Einstein, così crediamo noi.
Comunicato congiunto Cittatrepuntozero e Sinistra Italiana Anagni