Il gruppo cittatrepuntozero ha deciso di passare un sabato pomeriggio alternativo, effettuando un semplice sondaggio alle persone che, con la propria auto, circolavano nel centro storico di Anagni.




Quasi tutti gli intervistati si sono mostrati divertiti e ben disposti verso le nostre domande, alcuni addirittura hanno manifestato aperto sostegno alla nostra iniziativa. Sono stati pochissimi coloro che non si sono voluti fermare, mentre è stato interessante notare che, soprattutto tra i più giovani (fascia d’età 18-30), c’era chi effettuava lo stesso giro più volte, adducendo motivazioni diverse e contrastanti: passeggiata (in auto!) con la fidanzata, parrucchiere, lavoro, residenza, svago. Cinque motivi diametralmente opposti per la stessa coppia di amici che, marmitta fumante, ripeteva la stessa “vasca” pomeridiana.
Non pretendiamo certo di sostituirci all’ISTAT ma, nel nostro piccolo, possiamo dire che, su 100 transitanti, solo il 23% è residente e solo l’8% si trovava in centro per lavoro. Questo significa che, su 100 macchine, 69 potevano tranquillamente evitare di passare: ne avrebbero giovato i tantissimi pedoni, la bellezza dei nostri monumenti (sempre poco tutelata) ed anche i nostri polmoni, visti i dati della centralina ANCLER in piazza Cavour che, a quell’ora, ha registrato 21 ppm di PM10, di certo nei limiti della normativa nazionale ma in quel momento era la più alta tra le centraline nel nostro comune.

Così, mentre molte città virtuose investono fortemente sulla mobilità sostenibile e sulla pedonalizzazione, arrivando a progettare e ad attuare una ztl cosiddetta ambientale (Bologna), noi continuiamo a giocare a “schiaccia il pedone”, “inquina l’aria” ed “annerisci il monumento”.
Come è possibile che la nostra attuale amministrazione sia così miope? Centri di ricerca, forum internazionali, università e massime istituzioni accademiche invitano i soggetti pubblici e privati a puntare forte sul green; ad Anagni l’attuale Sindaco prospetta nuovi investimenti nel comparto industria, facendo proclami in diretta tv come fossero un mantra privo di possibili repliche.
Il trasporto sostenibile supererà quello con auto di proprietà entro il 2030 nelle più grandi città del mondo: questo quanto emerso dal Mobility Future, lo studio presentato a marzo al Un-Habitat World Urban Forum di Abu Dhabi. Esso ha rivelato che l’uso di mezzi pubblici e di biciclette, nonché gli spostamenti a piedi, tra dieci anni rappresenteranno il 49% della totalità degli spostamenti effettuati nei centri urbani, mentre l’uso delle automobili scenderà considerevolmente. Tra le grandi città del mondo (ne sono state esaminate 31), Milano è al sesto posto. Il mezzo di trasporto più gettonato sarà la bicicletta, con un incremento previsto del 18% da adesso fino al 2030. La scelta di muoversi a piedi crescerà del 15% e si punterà il più possibile sull’uso dei mezzi pubblici. Le idee, seppur giuste, da sole non cambiano mai le cose; neppure i singoli uomini, per quanto illuminati e visionari: è l’unione di questi due elementi che genera le trasformazioni più straordinarie. Di fronte alle sfide che ci pone l’immediato futuro, il mutamento potrà avvenire solo se le amministrazioni sapranno calibrare strategicamente le iniziative e le scelte in funzione dei propri concittadini, del tessuto sociale e del contesto territoriale in cui sono chiamate ad operare. Una cosa è certa: i cittadini non possono agire da soli. Le pubbliche amministrazioni dovranno essere attente nel bilanciare gli investimenti in infrastrutture con solide politiche di mobilità urbana e proporre, nello stesso tempo, iniziative di sensibilizzazione per ottenere la fiducia e il sostegno dei propri elettori, anche perché lo stesso studio dimostra che circa il 17% della popolazione tenderà a cambiare le proprie abitudine di vita entro il 2030. Sindaco, noi non pretendiamo che voi leggiate dati di ricerche nazionali ed internazionali anche se, detto tra noi, non ci dispiacerebbe, visto l’alto incarico cui siete chiamati…ma almeno gestire in maniera logica e funzionale gli orari della ZTL, questo ce lo dovete!
Lo dovete agli Anagnini tutti: a chi continua a credere e ad investire nelle potenzialità turistiche e culturali di questo splendido borgo medievale (albergatori, ristoratori, commercianti);
lo dovete ai turisti, che rischiamo di essere investiti a ridosso delle nostre storiche mura (quando gli dice bene!);
lo dovete ai giovani, che hanno diritto di pensare un futuro migliore, più equo e maggiormente sostenibile;
lo dovete agli anziani, che respirano robaccia (polveri sottili, CO2 e tanto altro) da troppi e troppi anni; infine,
lo dovete ad ognuno di noi che vive in questa città e che la sogna diversa, più pulita, più all’avanguardia e, soprattutto, più giusta.
Lucilla Graziani segretario movimento cittatrepuntozero
Chiara Grossi vice segretario movimento cittatrepuntozero