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Del senno del poi sono pieni i fossi A distanza di una settimana proviamo a fare un’analisi di questa campagna elettorale Scriveremo

Il Rutone di Pio IX

LA CITTÀ DI ANAGNI MERITA CHIAREZZA DALLA POLITICA Il Rutone di Pio IX, dopo la meravigliosa illustrazione dei relatori di Casa Barnekow

Riprogettare la città

Comunicato congiunto Sinistra italiana Anagni e Città TrePuntoZero del 7/5/2020

La nuova fase che si sta aprendo durante questa emergenza deve essere tassativamente un periodo nuovo e ricco di  progettualità, stimolo per una serie di  riflessioni anche sulle modalità di uso e destinazione degli spazi urbani.

La critica ai membri dell’opposizione da parte dell’Assessora al Commercio ci lascia quantomeno perplessi poiché ci viene mossa l’accusa di fare polemiche fini a se stesse. In verità, oltre ad un certo stupore, tale rimprovero ci offre lo spunto per mostrarci ancor più propositivi ed animati da una sincera volontà di collaborazione, attraverso proposte concrete per il futuro della città.

Dobbiamo essere in grado di fornire risposte immediate alle molte situazioni di crisi e siamo chiamati in ogni modo a cercare di prevenirle. Mai come in questo periodo la Città, come corpus di uomini e donne che stanno soffrendo e vivendo delle difficoltà, è un soggetto collettivo in grado di esprimere un pensiero e un sentire condivisi.

Cosa fare affinché questo sentire comune si radichi negli animi di ognuno e divenga il motore del futuro della città? Le potenzialità dello sviluppo urbano non possono essere valutate solo in una prospettiva di sostegno al settore turistico; oggi serve uno sguardo complessivo e a 360 gradi, capace di tradurre tali potenzialità in risorse fruibili da parte dei cittadini. L’attività economica locale non può prescindere dalla ripianificazione urbana: la parziale chiusura del centro storico alle automobili, ad esempio, regalerebbe maggiore spazio ai ristoratori, che potrebbero occupare piazze, o parti di esse, con tavoli e sedie garantendo la distanza di sicurezza tra i propri clienti. Inoltre, la trasformazione della mobilità interna al centro storico, grazie all’implementazione di navette e di bici elettriche acquistate dal Comune, permetterebbe di rivedere gli spazi volgendoli a servizio di un apparato economico, quello artigiano e della ristorazione, che deve rinascere in un’ottica moderna e sostenibile.

La fase successiva al periodo di lockdown si potrebbe tradurre in una reale occasione di crescita per Anagni: si potrebbe finalmente concretizzare il progetto della Via degli Orti e realizzare un grande parco cittadino, infrastruttura  fondamentale in questa fase di ripensamento urbano. Tra i promotori del progetto ricordiamo che ad oggi alcuni di loro stanno amministrando Anagni e quindi dovrebbero essere pronti ad accogliere un’istanza come questa, soprattutto se avanzata dai noi concittadini.

Bisogna inoltre rivedere il sistema di digitalizzazione dei pubblici uffici anche perchè, con una campagna di educazione informatica rivolta ai cittadini, si potrebbe garantire loro la possibilità di sbrigare molte pratiche da casa e, dunque,  di decongestionare gli uffici comunali. Si deve perentoriamente potenziare la banda larga per garantire a tutti i più piccoli di fruire della didattica a distanza e, nel frattempo, si dovrebbe ripensare alla ristrutturazione dell’edilizia scolastica, da tempo in sofferenza, pianificando una  collaborativa sinergia tra famiglie e servizi sociali.

Queste alcune delle proposte possibili ma, per cercare di renderle attuative,  abbiamo bisogno di partner membri dell’attuale maggioranza pronti all’ascolto in quanto “se ci vuole coraggio per alzarsi e parlare, ce ne vuole ancor di più per sedersi ed ascoltare”: così si rivolgeva Sir Winston Churchill ai membri del suo governo immediatamente dopo la tragedia e le distruzioni della seconda guerra mondiale…come non essere d’accordo?