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Roma allo sBando

𝗣𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗮 #𝗦𝗯𝗮𝗻𝗱𝗶𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗠𝗼𝗺𝗼 𝗟’𝗘𝘀𝘁𝗮𝘁𝗲 𝗥𝗼𝗺𝗮𝗻𝗮 𝘀𝗯𝗮𝗻𝗱𝗮Dopo una lunga attesa, alla fine, le graduatorie del bando dell’Estate Romana (a cui

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Del senno del poi

Del senno del poi sono pieni i fossi A distanza di una settimana proviamo a fare un’analisi di questa campagna elettorale Scriveremo

Il Rutone di Pio IX

LA CITTÀ DI ANAGNI MERITA CHIAREZZA DALLA POLITICA Il Rutone di Pio IX, dopo la meravigliosa illustrazione dei relatori di Casa Barnekow

Res Publica II

Da stanotte tutta la provincia di Frosinone è in zona rossa in quanto parte di un contesto, quello regionale, tale da destare preoccupazione ma che da noi sta assumendo dimensioni drammatiche.

Riprendiamo le considerazioni sulla gestione della cosa pubblica fatte la scorsa settimana (qui) ma volendole traslare in un ambito differente.

Ancora una volta è d’obbligo scindere il comportamento dei cittadini da quello degli amministratori.

Sono stati sotto gli occhi di tutti i capannelli nelle piazze, ai tavolini dei bar, dinanzi alle scuole (ragazzi ma anche adulti, le mamme soprattutto) o in passeggiata: comportamenti irresponsabili si dirà, ed è vero

L’ alibi addotto potrebbe essere la stanchezza generata dalle restrizioni, la voglia di riprendersi un pezzo di vita che sentiamo sottratto con la forza e la paura: considerazioni umane ma ignorantia legis non excusat e qui, come al solito, entra in ballo la penosa inadeguatezza di chi amministra.

Se è vero che la cittadinanza morde il freno, è pur vero che chi tiene le redini  amministrative ha l’obbligo giuridico di garantire la salute di tutti. Il sindaco ha responsabilità penali sulla salute e la sicurezza dei cittadini e dunque ecco alcune tra le domande che ci poniamo:

il controllo sul mancato rispetto delle regole è stato fatto?

Come è possibile che si siano visti capannelli di persone in giro senza che nessuno sanzionasse l’eventuale assembramento?

Domanda principale: in piena pandemia, con un indice di contagio in fortissima crescita, la “domenica ecologica” del 21 febbraio era proprio necessaria?

È stato utile consentire le visite guidate? O incoraggiare l’apertura dei bar?

È così alto il  prezzo che i nostri amministratori sono disposti a pagare pur di ricevere qualche consenso? 

È sembrato di assistere ad un film già visto ovvero “fuochi di San Magno – parte II”.

Per non parlare del tentativo fallito – quando si dice la pezza è peggiore del buco – di reiterare  “l’esperimento” la domenica successiva: l’impressione, in questo come in mille altri casi, è che si navighi a vista senza una seria programmazione prospettica del bene comune ma con il solo obiettivo di raccogliere, come già detto, una manciata di consensi elettorali e di “like” .

La domanda conclusiva dunque è: Sindaco, Assessori! Quando inizierete a fare sul serio senza millantare successi inesistenti, ad esempio i tanti finanziamenti richiesti, sbandierati e non pervenuti?

Attendiamo risposte, sarebbero gradite nel merito oppure dovremo continuare ad abituarci ad improperi gratuiti sia dei diretti interessati sia di fidi scagnozzi, per hobbies fotografi di animali della fattoria nelle domeniche pari ed organizzatori di compleanni per “bambini” sine regula nelle domeniche dispari?

Ad Anagni, invece di adottare le targhe alterne, alterniamo solo la forma ma mai la sostanza del paradosso: è vero che nulla regula sine exceptione – dicevano i grandi padri del diritto romano – ma insomma, cari Amministratori, qualche regola cominciate ad applicarla o avete deciso di coltivare, per voi stessi e per i vostri sodali, solo le deroghe? Magari poi multe salate ed esemplari le andiamo a fare a chi, ingenuamente, ha errato in buona fede e per la prima volta su “quisquiglie”?

Magari contro chi non…”ci piace tanto”?

Scriveva Agostino nel De civitate Dei: “Se non è rispettata la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri? […] È pur sempre un gruppo di individui che è retto dal comando di un capo, è vincolato da un patto sociale e il bottino si divide secondo la legge della convenzione. Se la banda malvagia aumenta con l’aggiungersi di uomini perversi [….] assume più apertamente il nome di Stato che gli è accordato ormai nella realtà dei fatti non dalla diminuzione dell’ambizione di possedere ma da una maggiore sicurezza nell’impunità.

Ammete…dolorosamente, tristemente ammete!

Foto di René Bittner da Pixabay