
Tutti conoscono cosa sia la Sussidiarietà, la si conosce nelle due forme, quali quella verticale e quella orizzontale. La seconda, come è noto, è espressione dei bisogni individuati dalla collettività, tramite forme di associazioni o pressioni organizzate sulle istituzioni. Questa è alla base della libertà di una società civile e si tramette direttamente attraverso le azioni di privati cittadini volte a indirizzare le scelte politiche.
Invito, chi legge, a tenere bene in mente questo concetto al fine di non temere i rapporti con le istituzioni ove la propria progettualità abbia un fine per il bene comune.
Il Progetto della Certosa Inclusiva nasce da un embrione prodotto in una tesi accademica di chi conosceva fortemente l’oggetto di interesse offrendo alla comunità una idea di soluzione. Era l’anno 2012. Da allora persone con capacità tecniche e scientifiche ed anche di comunicazione hanno iniziato un cammino di elaborazione e di contatti sia con istituzioni di ricerca e soprattutto politiche. Sostenendo insistentemente le soluzioni che la scienza sociale e tecnologica metteva a disposizione. Fu talmente costruttiva, questa opera, che nel 2014 si perveniva a tavoli di collaborazione con gli organismi politici della municipalità romana, nella fattispecie il VI Municipio di Roma, area urbana con la più alta concentrazione di popolazione e di disabilità della Capitale. Dobbiamo dire che non ci fu mai contrapposizione ma ricerca continua di adattamento della progettualità alle diverse criticità che venivano ad evidenziarsi. Ma un costante cammino in avanti con ricerca dei supporti giuridici e tecnici, dobbiamo di dire, di massimo livello. Mano mano afferivano al sostegno del progetto centri universitari di livello internazionale, centri di ricerca nazionali, istituti di credito multinazionali, istituzioni ministeriali, associazioni varie nell’interesse del sociale, parlamentari anche europei. Manifestazioni ed eventi convegnistici sostenevano ed illustravano il progetto e la sua validità e modernità. La strada a volte in salita ma costantemente in progresso.
Ad oggi si assiste ad uno stallo Politico – Amministrativo che desta profonda perplessità.
Una totale mancanza di visione Politica.
La Politica vive e prospera grazie ai raccordi con il territorio e con le sue associazioni che esprimono la Sussidiarietà Orizzontale, segno di libertà e partecipazione. Se la Politica non rispetta questa logica vitale si avvia verso il dispotismo o il fallimento sociale.
Possiamo dire che nel nostro caso siamo sulla strada giusta.
S.F.