
In questo momento molte persone si sentono sole, abbandonate, poiché alla fine del tunnel non appare ancora uno spiraglio di luce. Come amministratori, di maggioranza e di opposizione, dobbiamo essere vicini ai nostri concittadini e lavorare insieme all’elaborazione di strategie e soluzioni. Sulla base di questo intento di unità e collaborazione, vorrei lanciare una proposta al nostro Sindaco ovvero predisporre un nuovo servizio, rivolto ai familiari delle persone affette da COVID-19, che fornisca loro tutte le informazioni di cui necessitano e che li aiuti e sostenga in questo periodo di estrema difficoltà: penso sia veramente devastante ritrovarsi in pochi giorni, a volte purtroppo in poche ore, a dover affrontare la realtà di una persona cara in terapia intensiva, bisognosa di ossigeno ed attaccata ad un respiratore, osservarla da un vetro e rendersi conto che non riesce neppure a parlare, vederla prona e sedata su di un letto d’ospedale.
Servirebbe un servizio, dedicato ai familiari dei malati, di informazione chiara e puntuale su cosa sia il virus, sulle modalità di trasmissione e su quali comportamenti adottare durante il decorso. A questo andrebbe aggiunto uno sportello on line, rivolto a tutti coloro che hanno bisogno non solo di chiarimenti ma soprattutto di una voce amica che li ascolti, magari uno psicologo che possa fornire indicazioni e suggerimenti in maniera competente.
La situazione è emergenziale e richiede che si faccia uso di tutte le risorse di cui disponiamo, in nome del ruolo che rivestiamo e ancor prima in base a ciò che, nel profondo, siamo chiamati a riconoscere come giusto e doveroso: i nostri concittadini hanno bisogno di sentire al proprio fianco le istituzioni comunali, il Sindaco, i membri della Giunta e tutti i Consiglieri . Potremmo garantire loro uno sportello di supporto psicologico online e un numero di telefono a cui rivolgersi, così come già stanno facendo altre realtà della provincia. Ci sono tante persone fragili intorno a noi, la fragilità è il prezzo da pagare per l’umana capacità di emozionarsi: qualcuno di noi, in questo momento, potrebbe aver bisogno di un aiuto e di una maggiore vicinanza. Penso a tutte quelle donne vittime di violenze domestiche ora costrette in casa con i loro aguzzini, a cui si potrebbe proporre l’app 1522 antiviolenza; penso agli anziani soli, alle persone in condizioni di degrado sociale, a chi comunque è ai margini.
La perdita di qualsiasi uomo, di qualsiasi vita ci sminuisce ed aveva ragione Hemingway quando, citando il poeta John Donne, con coraggio affermava: “non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te”.