
Un uomo stava iniziando ad avere difficoltà economiche da non riuscire quasi più a sfamare la propria famiglia; egli aveva una moglie e una figlioletta di dieci anni che si chiamava Aurora.
Gli venne in soccorso un uomo più aristocratico che volle aiutare quella famiglia saldando i debiti e consegnando loro un pezzo di terreno; in cambio chiedeva un terzo del raccolto e la piccola Aurora promessa sposa al suo fanciullo Anacleto. Si accordarono e la famigliola tornò a vivere una vita più serena.
«Tra circa dieci anni sposerai Anacleto figlia mia, vedrai che sari felice, la sua famiglia ha terreni e monete a sufficienza da farti fare una bella vita!» disse il padre ad Aurora e la figlioletta gioiva; il suo unico scopo nella vita era poter vivere felice.
Passarono gli anni e l’uomo coltivava la sua terra tutti i giorni e forniva con regolarità la parte di raccolto destinata alla famiglia di Anacleto; aveva un aiutante che aveva piacere di lavorare e imparare.
Forte e bello, si chiamava Giulianello; Aurora lo aveva notato e, in realtà, se ne era innamorata!
La madre che lo aveva capito, le puntò contro il dito: «Aurora cara, forse non ricordi ma abbiamo altri accordi. Del tuo innamoramento manterrò il segreto, ma ricorda, sei promessa sposa ad Anacleto!»
«Oh madre, lo so che son già promessa, ma questa cosa mi stressa!» rispose Aurora.
I giorni passavano e l’ora si avvicinava; Aurora sempre più triste sembrava in quanto l’altro giovane amava.
«Padre ho da fare una confessione» disse Aurora senza timore e raccontò la verità.
Il padre prima si infuriò, ma poi ci rinunciò poiché capì che la figlia era davvero innamorata di Giulianello le disse «Ascolta il tuo cuore, ma pensaci bene perché ci saranno ripercussioni»
Aurora era addolorata, doveva scegliere tra la sua felicità e la serenità del padre che tanto lavorava a quel terreno pur di mantenere l’accordo con colui che l’ha salvato dalla fame. Allora prese una decisione, quella di sposare Anacleto per non far torto al padre che tanto amava, ma disse al promesso sposo: «Anacleto sappi che se mi sposerai non avrai mai il mio cuore perché esso appartiene ad un altro giovane; se ti sposo è solo per non far torto a mio padre che è un uomo onesto e sarebbe l’unico a rimetterci se, per essere egoista e felice, decidessi di scappare con Giulianello. E ora dimmi, dopo aver dichiarato il mio sentimento sincero, sei ancora disposto a sposarti?»
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