Due mini isole ecologiche sbandierate ai quattro venti dall’Amministrazione con annesse foto di rito – così come è ormai consuetudine – sapete cosa sono?
Semplice! Un altro schiaffo sulla faccia degli Anagnini. Altro che Bonifacio e Sciarra Colonna: le nostre guance sono livide di delusioni e promesse mancate. Nei giorni scorsi il circolo Legambiente, già veementemente critico al momento del posizionamento di tali strutture, ha messo in evidenza il fatto che esse ci siano costate intorno ai 60000 euro cioè circa 30000 euro l’una.
Voi direte: che male c’è, se questo è un servizio che i cittadini di Anagni attendevano da tempo? Nulla in sé – rispondiamo noi. Il problema è che le mini isole ecologiche sono previste nel contratto della De Vizia, ne sono previste ben sette che avrebbero dovuto essere posizionate nelle zone particolarmente disagiate del territorio comunale. Ecco la magagna, anzi le magagne!
Pantanello, Tufano, San Bartolomeo, Monti, Faito-Cucugnano, San Filippo e Osteria sono a secco di qualsiasi straccio di servizio; le due mini isole sono state installate a ridosso del centro storico; il pagamento, però, è stato ripartito su tutti noi cittadini con un contratto che non è rispettato dalle controparti né in quantità né in qualità.
Quindi noi stiamo pagando profumatamente e regolarmente qualcosa che non ci è stato mai fornito. Sindaco! Assessori! A voi sembra giusto?
Secondo voi è possibile far pagare a tutti i concittadini delle zone più periferiche la TARI, non garantendo loro alcun tipo di servizio?
Ci sono zone di Anagni abbandonate a sé stesse…possibile che vi ricordiate di noi solo in periodo di elezioni?
Capite che molti concittadini non sanno più a che santo appellarsi?
Almeno potreste rimodulare la tariffa che versiamo alla De Vizia, visto che stiamo pagando per qualcosa che non c’è, che non esiste o meglio che sta solo sulla carta di un contratto mai rispettato?
Visto che Danilo Tuffi ci ha illuminati, affermando che siamo tra i Comuni “virtuosi per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata” (cit.), la domanda conseguente è: quando abbasserete la TARI? Altro che schiaffi… ci sarebbe da strapparsi i capelli!
Ammete!