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Roma allo sBando

𝗣𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗮 #𝗦𝗯𝗮𝗻𝗱𝗶𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗠𝗼𝗺𝗼 𝗟’𝗘𝘀𝘁𝗮𝘁𝗲 𝗥𝗼𝗺𝗮𝗻𝗮 𝘀𝗯𝗮𝗻𝗱𝗮Dopo una lunga attesa, alla fine, le graduatorie del bando dell’Estate Romana (a cui

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Del senno del poi

Del senno del poi sono pieni i fossi A distanza di una settimana proviamo a fare un’analisi di questa campagna elettorale Scriveremo

Il Rutone di Pio IX

LA CITTÀ DI ANAGNI MERITA CHIAREZZA DALLA POLITICA Il Rutone di Pio IX, dopo la meravigliosa illustrazione dei relatori di Casa Barnekow

l’amministrazione scoppiettante

Il 19 agosto è arrivato “San Manno”. Si sapeva che quest’anno sarebbe stato sotto tono, con festeggiamenti all’insegna della prudenza e del distanziamento sociale. Tutto bene fino alla mezzanotte poi l’incredibile, l’inatteso (tanto da non essere riportato neppure sulle locandine dell’Estate anagnina!): tradizionali fuochi d’artificio in centro storico, preceduti da spettacoli pirotecnici nelle periferie della città.

Dalle foto e dai video presenti sui social si vedono in piazza Cavour centinaia e centinaia di persone ammassate col naso all’insù, molte senza mascherina. Nessuna delle disposizioni anti-Covid è stata rispettata: mancavano le sedie, necessarie a garantire il distanziamento sociale tra i partecipanti; non era prevista alcuna prenotazione; non è stato fornito un numero di riferimento in caso di positività né è stato indicato ai cittadini un responsabile della sicurezza (il quale, se ci fosse, sarebbe chiamato a dimettersi, visti gli esiti). 

Il nostro accorto Sindaco è bravo a predicare, il problema è che razzola male: ieri sera moltissimi concittadini sono stati esposti ad un rischio elevato. Le conseguenze attualmente non sono prevedibili, perché il Covid non guarda in faccia nessuno e – come i nostri Amministratori sanno benissimo – ha un periodo di incubazione che oscilla tra i cinque e gli undici giorni. Lo sanno o non lo sanno?!?

Quanta amarezza e quanti dubbi di fronte a tanta noncuranza e superficialità organizzativa: la decisione di autorizzare i fuochi è stata presa per ottenere più like sui social? Altrimenti, a che pro? Sappiamo che l’ultimo DCPM prevede l’obbligo di mascherina tra le 18 e le 6 del mattino seguente; ieri sera le forze dell’ordine erano numericamente insufficienti sia a verificare che tutti i presenti indossassero la mascherina, sia che venisse rispettato il distanziamento sociale di un metro. Quale voce di bilancio ha autorizzato i costi dello spettacolo pirotecnico, preceduto da antipasti – passateci il termine! – per le varie periferie di Anagni (pressoché deserte)? Soldi veramente ben spesi! Il Sindaco questa mattina ha ammesso di aver concesso l’autorizzazione, affermando di voler rispettare la tradizione e sottolineando che molte persone indossavano la mascherina (fonte l’Anagnino-quotidiano on line). Le parole del Primo Cittadino sono state confermate dall’Assessore Carlo Marino.

Sindaco! Assessore! Voi continuate a stupirci con l’assurdità e l’illogicità delle vostre affermazioni: ad Anagni  la realtà supera sempre la fantasia, altro che pirotecnica! In piena epidemia si festeggia  in piazza: poveri noi e povero San Manno! Chissà se da lassù avrà ammirato la bellezza dei fuochi d’artificio o la stoltezza di chi li ha autorizzati! Come unica consolazione il nostro santo protettore e le noccioline da sgranocchiare: chi se magna le nucciuline e chi grida evviva a San Manno!

Foto di Kohji Asakawa da Pixabay