Il 19 agosto è arrivato “San Manno”. Si sapeva che quest’anno sarebbe stato sotto tono, con festeggiamenti all’insegna della prudenza e del distanziamento sociale. Tutto bene fino alla mezzanotte poi l’incredibile, l’inatteso (tanto da non essere riportato neppure sulle locandine dell’Estate anagnina!): tradizionali fuochi d’artificio in centro storico, preceduti da spettacoli pirotecnici nelle periferie della città.
Dalle foto e dai video presenti sui social si vedono in piazza Cavour centinaia e centinaia di persone ammassate col naso all’insù, molte senza mascherina. Nessuna delle disposizioni anti-Covid è stata rispettata: mancavano le sedie, necessarie a garantire il distanziamento sociale tra i partecipanti; non era prevista alcuna prenotazione; non è stato fornito un numero di riferimento in caso di positività né è stato indicato ai cittadini un responsabile della sicurezza (il quale, se ci fosse, sarebbe chiamato a dimettersi, visti gli esiti).
Il nostro accorto Sindaco è bravo a predicare, il problema è che razzola male: ieri sera moltissimi concittadini sono stati esposti ad un rischio elevato. Le conseguenze attualmente non sono prevedibili, perché il Covid non guarda in faccia nessuno e – come i nostri Amministratori sanno benissimo – ha un periodo di incubazione che oscilla tra i cinque e gli undici giorni. Lo sanno o non lo sanno?!?
Quanta amarezza e quanti dubbi di fronte a tanta noncuranza e superficialità organizzativa: la decisione di autorizzare i fuochi è stata presa per ottenere più like sui social? Altrimenti, a che pro? Sappiamo che l’ultimo DCPM prevede l’obbligo di mascherina tra le 18 e le 6 del mattino seguente; ieri sera le forze dell’ordine erano numericamente insufficienti sia a verificare che tutti i presenti indossassero la mascherina, sia che venisse rispettato il distanziamento sociale di un metro. Quale voce di bilancio ha autorizzato i costi dello spettacolo pirotecnico, preceduto da antipasti – passateci il termine! – per le varie periferie di Anagni (pressoché deserte)? Soldi veramente ben spesi! Il Sindaco questa mattina ha ammesso di aver concesso l’autorizzazione, affermando di voler rispettare la tradizione e sottolineando che molte persone indossavano la mascherina (fonte l’Anagnino-quotidiano on line). Le parole del Primo Cittadino sono state confermate dall’Assessore Carlo Marino.
Sindaco! Assessore! Voi continuate a stupirci con l’assurdità e l’illogicità delle vostre affermazioni: ad Anagni la realtà supera sempre la fantasia, altro che pirotecnica! In piena epidemia si festeggia in piazza: poveri noi e povero San Manno! Chissà se da lassù avrà ammirato la bellezza dei fuochi d’artificio o la stoltezza di chi li ha autorizzati! Come unica consolazione il nostro santo protettore e le noccioline da sgranocchiare: chi se magna le nucciuline e chi grida evviva a San Manno!
Foto di Kohji Asakawa da Pixabay