Comunicato stampa Cittàtrepuntozero Sinistra Italiana
Le più recenti esternazioni dei pro-Amministrazione Natalia ci lasciano interdetti e nel contempo offrono lo spunto per una replica politica, anche se c’è veramente poco di politico nel comunicato del partito di maggioranza relativa. Conviene ed è più facile denigrare, insultare e sminuire i propri avversari, piuttosto che confrontarsi serenamente sui temi, soprattutto se di idee se ne hanno poche o addirittura nessuna, come questa Amministrazione sta ampiamente dimostrando in quasi 2 anni di mandato.
La fase 1 di questa pandemia si sta rivelando estremamente difficile da affrontare anche perchè, se non ci fossero stati gli interventi governativi o regionali, molti anagnini in difficoltà avrebbero avuto ben poco da mettere nel piatto. La gestione della fase 2 ancora non è stata chiarita da questa Amministrazione, sebbene sia quella inevitabilmente cruciale per la ripartenza di Anagni, come del Paese tutto. Il Sindaco, invece, sembra non curarsi di questi argomenti e in una recentissima intervista televisiva si è direttamente “lanciato” alla fase 3, annunciando a gran voce la sua mirabolante “ricetta”: l’economia anagnina rifiorirà grazie ad allettanti agevolazioni rivolte alle industrie che sceglieranno di investire sul nostro territorio. Molto bene potrebbe sembrare, peccato che le uniche realtà oggi interessate siano il comparto trattamento-rifiuti, sul modello Saxa Gres S.p.A.: acquistano in tal modo maggior significato le sperticate lodi del Primo Cittadino proprio a Saxa Gres che, è cosa nota, si occupa dello smaltimento di polveri sottili provenienti da inceneritori e che, ad oggi, non ha ancora dimostrato quale impatto ambientale provochi la sua presenza in un territorio come il nostro. Natalia afferma che il lavoro debba essere incentivato, ma tali incentivi a discapito di chi o di cosa possono essere tollerabili e quindi tollerati? A discapito della nostra salute? Il Sindaco Natalia è tenuto a rispondere ad interrogativi così cruciali, invece di dilungarsi in sviolinate e lusinghe ad Aziende che tutto sono tranne che economicamente circolari.
Incredibilmente, secondo l’analisi del Sindaco e dei suoi accoliti, la responsabilità dell’inquinamento atmosferico ad Anagni sarebbe attribuibile agli impianti di riscaldamento domestici e alle automobili private, di certo non alle industrie. Perchè mai dovrebbe? Gli impianti hanno unicamente inquinato il nostro territorio per anni, arricchendosi a scapito dell’ambiente e sulla pelle dei cittadini, ma l’equipe del Sindaco ha finalmente centrato di chi siano le vere responsabilità: le nostre! L’emerito gruppo di studiosi ci sta anche propinando dei dati sull’inquinamento atmosferico puntuali e dettagliati: solo il 10 % delle polveri presenti in aria sarebbe dovuto ai fumi della produzione industriale. Ammesso e non concesso, direbbe Totò, i dati sono certamente parziali e non rispecchiano la situazione a normale regime, in quanto solo alcuni impianti sono aperti e, secondo logica, a regime ridotto. Inoltre, l’equipe ben saprà che purtroppo l’inquinamento non è solo atmosferico e, dunque, tale dato non è esaustivo. Sindaco, non commetta anche Lei l’errore compiuto dalle precedenti Amministrazioni: la situazione ambientale della Valle del Sacco è sempre più disastrosa; noi auspichiamo che Lei e la sua squadra possiate trovare una via alternativa per favorire la rinascita economica della nostra città, come ad esempio una seria ed articolata politica di rilancio ed investimento nel comparto turistico. Se fa mente locale, è proprio quanto Lei prometteva in campagna elettorale.
Infine Sindaco, Le rivolgiamo un appello: le saremmo infinitamente grati se la discussione sui temi venisse riportata d’ora in poi sul piano strettamente politico e che non si scada più su quello personale come, nostro malgrado, sempre accade.