Queste sono le persone a cui la politica deve dare una risposta.
Non esiste niente di più urgente, niente di più doveroso, niente di più dovuto.
Questa è la crisi dei nuovi poveri senza lavoro. Crisi favorita dalla realtà di questo periodo di pandemia e da una società incancrenita nella sua fretta spasmodica in cui tutto, cambiando troppo in fretta, ci “regala” lande sconfinate di indifferenza e solitudine.
Crisi dei valori, crisi della democrazia, crisi della partecipazione, crisi della solidarietà umana.
Ha scritto Simone Weil: “Solo i folli e i poveri, con assoluta limpidezza di sguardo, contemplano la verità del mondo e ne colgono tutto lo splendore“.
È tra le piaghe profonde e dolorose di queste ferite che si offre la possibilità, a chi può e deve, di cercare di fare, almeno per questa volta, il giusto.
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