Il virus circola in tutto il Paese e in alcune Regioni la situazione è critica. La scorsa settimana si è registrato il più alto numero di contagi COVID-19 dall’inizio della pandemia. Il Sindaco ci rassicura a mezzo Facebook: “La situazione epidemiologica nel Comune di Anagni è sotto controllo, non sono state riscontrate criticità particolari e risultano 26 casi positivi totali, tutti asintomatici ed in isolamento domiciliare, tranne 3 ricoverati ma in condizioni stabili”. Noi di cittatrepuntozero vogliamo fornire un breve vademecum sulla base delle indicazioni fornite dall’OMS e dall’Istituto Superiore di Sanità.
Come comportarsi in casi di sintomi o dubbi?
Contattiamo immediatamente il 112 oppure il 118. In caso di sintomi, non
dobbiamo uscire né recarci al Pronto Soccorso. Bisogna telefonare al proprio medico di famiglia o pediatra di base; in loro assenza si dovranno contattare la guardia medica, il numero verde regionale o il numero di pubblica utilità 1500.
Quanto è necessario fare il tampone?
In presenza di sintomatologia sospetta, il pediatra di libera scelta o il medico di medicina generale richiedono tempestivamente il test diagnostico e lo comunicano al Dipartimento di Prevenzione o al servizio preposto sulla base dell’organizzazione regionale. I contatti stretti potranno effettuare un test antigenico o molecolare al decimo giorno di quarantena oppure osservare un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso.
Cosa fare se in casa c’è un positivo?
Bisogna evitare ogni contatto con gli altri membri della famiglia e restare in una stanza dedicata, da areare frequentemente. È obbligatorio indossare la mascherina chirurgica e mantenere la distanza di un metro. Inoltre è importante evitate oggetti condivisi come asciugamani e lenzuola. La
biancheria deve essere inserita in un sacco e gestita separatamente da
quella del resto della famiglia. Chi effettua le pulizie deve indossare camice e guanti.
Si può usare lo stesso bagno? Il bagno deve essere usato soltanto dal soggetto positivo, altrimenti va sanificato ogni volta usando mascherina e guanti, con i normali disinfettanti come quelli a base alcolica.
Fino a quando i conviventi devono restare in quarantena?
I contatti stretti devono osservare un periodo di quarantena di 14 giorni;
eventualmente di 10 giorni con un test antigenico o molecolare negativo.
Fino a quando un positivo deve restare in isolamento?
Almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi accompagnato da un test
molecolare negativo fatto dopo almeno 3 giorni senza sintomi.
Cosa rischiamo se se non dovessimo rispettare i divieti?
Secondo il codice penale, si rischia l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro. Inoltre si può incappare nell’accusa di inosservanza delle norme atte ad impedire la diffusione di una malattia infettiva, con rischio di arresto da 3 a 18 mesi o di un’ammenda che può andare da 500 a 5mila euro.
Dottoresse Wilma Ciocci e Chiara Grossi