È bene fare chiarezza sui fondi che arriveranno ad Anagni per dare un aiuto economico a chi oggi si trova in difficoltà a causa del Covid19. Bisogna prima di tutto precisare che il fondo di solidarietà comunale esiste da tempo (2013) e che questi soldi sono erogati annualmente dal Ministero per evitare che il Comune si trovi senza risorse nello svolgimento delle proprie funzioni (in sostanza per non fare andare a gambe per aria il Comune!). Quest’anno lo Stato ha solo anticipato di qualche mese i fondi.
Oggi, grazie all’ordinanza 658 della Presidenza del Consiglio dei ministri DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE, i soldi che effettivamente sono destinati al sostegno economico per i nostri concittadini sono circa 154000 euro, che arriveranno nelle tasche di chi ne ha bisogno sotto forma di buoni pasto.
Potranno accedere a questi fondi, oltre a tutti i cittadini che sono già in carico ai servizi sociali, anche tutte quelle persone che, a causa del Covid, si sono trovate dall’oggi al domani senza un euro per fare la spesa. E’ sicuramente aumentata la platea a cui destinare sostegno al reddito quindi i servizi sociali dovranno individuare e dunque assegnare il relativo contributo tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19. La priorità ovviamente sarà data a chi non usufruisce di altri benefici economici pubblici.
I fondi, inoltre, potranno essere utilizzati per l’acquisizione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti in un elenco che sarà pubblicato a cura di ciascun comune nel proprio sito istituzionale, oppure nell’acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità.
Un ulteriore sostegno a favore di tutti coloro che ne hanno bisogno, arriverà dal contributo messo a disposizione dalla Regione, ancora in fase di approvazione .
La cifra del contributo regionale dovrebbe essere di circa 84000 euro in buoni pasto. Non appena la misura sarà in vigore sarà nostra premura informarvi.
C’è chi in questi giorni ha cominciato a dire cifre a casaccio. Sapere al centesimo quanti sono i soldi che il Comune avrà a disposizione non interessa granché a chi ne dovrà usufruire; potrebbe essere utile a qualcuno solo per dare bella mostra di sé oppure si potrebbe supporre che si voglia far fare bella figura a politicucci privi di spessore, che sembrano costantemente in campagna elettorale. Solo che adesso non siamo in campagna elettorale, siamo nel corso di un’emergenza di proporzioni ancora difficilmente calcolabili. A volte sarebbe meglio tacere e dare l’impressione di essere stupidi piuttosto che parlare e fugare ogni dubbio.